TORINO – A meno di due mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici la situazione in Giappone legata alla pandemia resta critica.
Tanto da indurre il governo giapponese a prorogare lo stato d’emergenza fino al 20 giugno, a poco più di 30 giorni dal via ufficiale della rassegna a cinque cerchi. I casi rimangono alti e i sistemi sanitari di Osaka, l’area più colpita nel Giappone occidentale, sono ancora sovraccarichi, come ha spiegato il primo ministro Yoshihide Suga nell’annunciare la decisione. L’estensione riguarda nove aree che vanno da Hokkaido a nord a Fukuoka a sud. Una decima area, la prefettura dell’isola meridionale di Okinawa, è già in stato di emergenza fino al 20 giugno. Gli esperti hanno avvertito che le varianti stanno infettando più persone, facendole ammalare gravemente. Queste zone rappresentano metà dell’economia giapponese e oltre il 40% della popolazione di 126 milioni di abitanti.
“I nuovi casi di coronavirus sono in calo a livello nazionale da metà maggio, ma la situazione rimane altamente imprevedibile”, ha evidenziato il premier giapponese. Secondo Yasutoshi Nishimura, ministro responsabile nella lotta al coronavirus, è necessario ridurre il numero di infezioni “a un livello gestibile in modo da non vedere un grande rimbalzo” dei contagi. In base alle ultime restrizioni le principali strutture commerciali – compresi i cinema – dovranno chiudere entro le 20; inoltre verrà limitata a 5000 persone – o il 50% della capienza – la partecipazione a grandi eventi. I governatori possono comunque adottare misure più severe se necessario. A livello nazionale i casi sono diminuiti nelle ultime settimane (le 3.708 positività di venerdì sono quasi la metà rispetto alle 7.200 al culmine della quarta ondata) ma in alcune aree, compresa la capitale, dove a luglio sono attese migliaia di persone provenienti da tutto il mondo tra atleti, funzionari e giornalisti, l’abbattimento dei contagi è più lento. Solo il 2,3% della popolazione è stato completamente vaccinato (appena il 6% ha ricevuto la prima dose) e l’attuale fase rivolta agli anziani non dovrebbe terminare prima dell’inizio dei Giochi. Tuttavia, Suga e il suo governo sono determinati a ospitare le Olimpiadi.
“Sono consapevole del fatto che molte persone sono preoccupate – ha spiegato il primo ministro – Prendo sul serio queste preoccupazioni, continueremo a lavorare per avere delle Olimpiadi sicure e protette”. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di testare regolarmente gli atleti ed evitare il contatto diretto con il pubblico. In ogni caso, secondo un sondaggio di Kyodo News, quasi il 60% (59,7%, ndr) degli intervistati resta contrario alle Olimpiadi e ritiene che i Giochi andrebbero cancellati.