Paolo Sorrentino ha ottenuto un nuovo successo. Il regista napoletano è infatti uno dei candidati agli Oscar 2022. Il suo “È stata la mano di Dio” è rientrato tra i candidati per miglior film straniero. Un film italiano non partecipava agli Oscar da “La grande bellezza”.
Paolo Sorrentino: tra i 5 migliori film stranieri
Paolo Sorrentino con il suo “È stata la mano di Dio” rientra tra i 5 film candidato come best international feature film. Formula questa più inclusiva per definire il miglior film straniero.
L’Italia non rientrava in questa cinquina dal 2014. In quell’anno, a vincere l’Oscar, fu “La Grande Bellezza“, altro film che porta la firma del regista napoletano. Insieme ad “È stata la mano di Dio“, agli Oscar concorrono altri film italiani. Tra cui: il film d’animazione del regista italiano Enrico Casarosa “Luca“, prodotto da Disney e Pixar, e il costumista Massimo Cantini Parrini per il film “Cyrano“.
Con “È stata la mano di Dio“, a concorrere per la stessa categoria vi sono anche: il giapponese “Drive My Car” (anche candidato come miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior film), il danese “Flee” (altre due nomination come documentario e come film d’animazione), “Lunana: A Yak in the Classroom” dal Bhutan e il norvegese “La peggiore persona del mondo“.
È stata la mano di Dio
Il film di Paolo Sorrentino è ambientato nella Napoli anni Ottanta. La pellicola, è un viaggio nelle emozioni di un ragazzo che si trova ad affrontare il dramma della morte di entrambi i genitori. Nello stesso periodo Diego Armando Maradona giunge al Napoli e segna la storia del calcio, permettendo alla squadra di vincere il tanto bramato scudetto. In questa atmosfera il giovane Fabio, interpretato da Filippo Scotti, cerca di capire cosa fare della sua vita.
Il regista Paolo Sorrentino, appena ha appreso della candidatura all’Oscar ha dichiarato: “Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre. Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio”.