Musica e avventure hanno costellato i primi dieci anni de La Terza Classe. La band è riuscita a ritagliarsi un ruolo significativo nel panorama nazionale e internazionale con un genere come il bluegrass, totalmente fuori da ogni schema. La Terza Classe domani, venerdì 20 gennaio, calcherà il palco della Fondazione Foqus (via Portacarrese a Montecalvario, 69) nei Quartieri Spagnoli, cuore pulsante della città dove tutto ha avuto inizio, Napoli.
“10 Years Show” sarà una grande festa, a cui prenderà parte ciascun musicista che ha condiviso con la band un pezzo di cammino. A celebrare questo primo decennio di carriera saranno proprio le canzoni, le stesse che insieme alla band hanno girovagato per l’Italia e il resto del mondo.
Tra gli ospiti della serata figurano il flautista Alessandro De Carolis, il compositore di musica elettronica Marco Balestrieri e il chitarrista blues Gennaro Porcelli. Quest’ultimo ha suonato di recente con nomi internazionali che di Grammy Awards sanno qualcosa, ossia Keb’ Mo’ e Guy Davis.
Festeggiamenti che non potevano mancare dopo il fortunato anno che La Terza Classe si è appena lasciato alle spalle. Con l’uscita del disco “Good morning Italia“, realizzato con Joe Bastianich, sono stati impegnati insieme in un tour nazionale di ben 40 date. E tra queste date anche palchi importanti come quello del Pistoia Blues. A impreziosire un’annata già di per sé da non dimenticare, ci sono state poi esibizioni con artisti del calibro di Edoardo Bennato, Dolcenera e Luca Barbarossa.
“Ci è sembrato doveroso voler festeggiare i nostri primi 10 anni come band, come enorme collettivo, come gruppo di amici. Quello che ci è successo in questi anni è davvero incredibile. Le avventure vissute sopra, davanti e dietro ai palchi di tutto il mondo sono un qualcosa di unico, roba che si legge nei libri o si vede nei film. Ecco perché sarà bellissimo festeggiare questo compleanno insieme, con tutti quanti sul palco!” Queste le parole della band.
L’evento, inoltre, sosterrà l’iniziativa ”N’Sea Yet”. L’invito a raccogliere la plastica che s’incontra sul proprio percorso verso il concerto, per poi consegnarla all’ingresso ai volontari dell’associazione. Un’occasione, questa, per vivere la musica live in modo più sostenibile.