Inghilterra-Italia-In quel di Wembley la Nazionale stasera si giocava un pezzo abbastanza grande di europeo. Certo la strada non si chiude di certo in terra inglese, ma ci aspettavamo tutti questo petto gonfio d’emozione. Per quarantacinque minuti l’Italia ha messo in mostra le proprie qualità, giocando sull’errore dell’avversario piuttosto che andarlo ad attaccare. Una scelta che paga e soprattutto porta al primo gol di Scamacca con l’Italia. Vantaggio che sa di una serata di gala, una di quelle notti magiche che riaffiorano ad ogni evento importante della maglia azzurra. Dopo l’euforia iniziale dove la squadra ha davvero retto benissimo il campo, fatto il proprio calcio sfiorando anche il raddoppio arriva la qualità dei giocatori inglesi. Stasera non ha segnato, ma Bellingham è stato ugualmente l’incubo numero uno di una difesa azzurra rimaneggiata e poco oliata nei movimenti. Se la prima frazione ha fatto sorridere, nonostante il pareggio di Kane nuovamente a segno su rigore contro l’Italia, la seconda frazione non è stata assolutamente all’altezza.
Troppa Inghilterra per questa Italia
L’Italia ad oggi è una meteora, che Luciano Spalletti deve trasformare in una stella. Le basi per fare un grande lavoro ci sono, ma per i miracoli in pochi mesi non ci si deve rivolgere a Luciano. Perché la seconda frazione evidenzia la grande carenza del calcio italiano: Il non avere le stelle in campo. Forse sarà colpa del passato ma nella nazionale di Spalletti nessuno può mettersi in proprio e risolvere la gara come ha fatto la squadra di casa. Tante piccole luci azzurre in campo, qualcuna anche guasta. Nessuno che però poteva reagire alla grande qualità tecnica degli inglesi. Nelle vittorie storiche l’Italia ha quasi sempre dovuto essere una grande classe invece di essere dipendente dal solo alunno. Tra i presenti qualche bella sorpresa, gli assenti erano troppi e per l’Italia rimane il debito, l’ultima spiaggia per staccare il biglietto per la Germania.
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